L’ambiziosa idea è stata quella di portare nella famosa città fiamminga, il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, artisti dalle diverse regioni del Mondo, caratterizzati da radici culturali e formazioni diverse.
La scelta di Bruges, culla per antonomasia della grande tradizione figurativa fiamminga, è carica di significati simbolici: artisti italiani e belgi hanno esposto assieme, aprendosi -nell’era della globalizzazione- alle contaminazioni provenienti da tutto il Mondo.
La Mostra era altresì collegata alla IX Biennale di Roma 2012. Una giuria di tre esperti, presieduta dal Prof. Hugo Sonk (Accademia delle Belle Arti di Aalst- Belgio) ha selezionato tra i partecipanti tre artisti, che hanno ricevuto in premio, la possibilità di partecipare alla prestigiosa rassegna romana.
L’adesione di artisti giapponesi, brasiliani, romeni, francesi, svizzeri, belgi, spagnoli, tedeschi e da tutta l’Italia ha conferito all’evento un tono internazionale. Senza contare il grande successo di pubblico che ha atteso all’evento unito ad una grande soddisfazione per gli artisti, la organizzatrice Elena Ducu e tutto il Movimento ARS.
